Emmanuel Macron ha detto di non aver mai invitato Pavel Durov in Francia

Il presidente francese Emmanuel Macron ha chiarito che non ha invitato Pavel Durov in Francia. A quanto pare, il fondatore di Telegram si è presentato inaspettatamente, suscitando scalpore a Parigi.

“Non ero a conoscenza del suo arrivo”, ha detto Macron. La situazione diventa ancora più strana se si considera la decisione del governo francese all'inizio di quest'anno di concedere a Pavel la cittadinanza accelerata.

Macron ha difeso questa mossa ritenendola nell’interesse della Francia, ma è stato fermamente convinto di non avere nulla a che fare con la recente visita a sorpresa di Pavel. L'apparizione di Pavel e il suo arresto all'aeroporto Le Bourget sono stati improvvisi.

Il CEO di Telegram è atterrato in Francia il 24 agosto, volando su un jet privato dall'Azerbaigian. Il suo arrivo all'aeroporto Le Bourget non è passato a lungo inosservato. Le autorità francesi lo hanno rapidamente arrestato , suscitando domande sul perché fosse venuto e cosa stesse progettando.

La detenzione di Pavel è collegata a un'indagine in corso. Affronta gravi accuse , tra cui l'accusa di essere coinvolto nel traffico di droga e nella distribuzione di materiale pedopornografico attraverso la sua piattaforma di messaggistica.

L'arresto ha portato a speculazioni su potenziali implicazioni politiche. Data la natura delle accuse contro Pavel e il momento del suo arresto subito dopo il suo arrivo, alcuni credono che potrebbe esserci di più di quanto sembri.

C'è anche un indizio che la Francia potrebbe non agire da sola in questo caso. Si dice che i francesi potrebbero essersi consultati con gli Stati Uniti prima di fare qualsiasi mossa.

L'alto profilo di Pavel e le implicazioni internazionali del suo arresto suggeriscono che potrebbe esserci dell'altro in gioco. Il governo francese avrebbe forse voluto evitare di prendere una decisione unilaterale.

Intanto l’arresto ha scosso Toncoin (TON), la crypto legata all’ecosistema Telegram. Il prezzo di TON ha subito un duro colpo, crollando del 16-17% subito dopo la diffusione della notizia, passando da circa $ 6,80 a $ 5,38.

Si è trattato di un forte calo, soprattutto perché TON aveva registrato un massiccio guadagno del 450% nell'ultimo anno. I trader hanno colto al volo la notizia, spingendo l'open interest sui contratti futures TON in rialzo del 32% a 303,09 milioni di dollari.

La comunità TON, però, non si tira indietro. Hanno rilasciato una dichiarazione in cui dimostrano che sono ancora in lotta e hanno avviato la campagna #DigitalResistance #FREEDUROV per difendere la privacy e la libertà di parola. Lo stesso hanno fatto le figure influenti Vitalik Buterin, Mark Cuban ed Elon Musk.

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