L’Algeria vuole entrare nei BRICS. Najiba Djilali, che guida l'Assemblea popolare della provincia di Algeri, lo ha chiarito al sesto Forum municipale internazionale dei BRICS a Mosca.
“Vogliamo che il nostro Paese aderisca ai BRICS”, ha detto. La mossa dell'Algeria mira ad avvicinarsi ai grandi attori del gruppo, in particolare alla Russia, e a rafforzare i suoi legami economici.
Djilali ha sottolineato che l'adesione dell'Algeria ai BRICS potrebbe rafforzare le relazioni con gli attuali membri. "Sarebbe una grande gioia per noi se i BRICS offrissero una tale opportunità per migliorare le relazioni tra i nostri paesi", ha affermato.
Il forum è pubblicizzato come un grosso evento, attirando rappresentanti da 126 paesi, tra cui 89 regioni russe, e più di 5.000 partecipanti da 500 città.
Sono lì per parlare di tutto, dall'economia all'istruzione, cercando modi per collaborare più strettamente in questi settori.
La recente espansione dei BRICS e il dilemma del dollaro
Questo è un momento di cambiamento per i BRICS. Il gruppo ha recentemente aggiunto quattro nuovi membri: Emirati Arabi Uniti, Iran, Egitto ed Etiopia. Questa espansione mira a rimodellare il commercio globale mentre l’unione BRICS esplora modi per sostenere i paesi desiderosi di ridurre la loro dipendenza dal dollaro USA.
Il forum di quest'anno a Mosca, tenutosi dal 27 al 28 agosto, ha riunito 126 nazioni per discutere queste strategie. Molte delle discussioni si sono concentrate sulla promozione delle valute locali per il commercio, che secondo loro dovrebbero contribuire a creare un sistema finanziario globale più equilibrato.
Attualmente, 26 nazioni hanno formalmente chiesto di aderire ai BRICS, e altre 21 hanno mostrato un interesse informale. Si prevede che il prossimo 16° vertice BRICS, previsto per il 22-24 ottobre 2024 a Kazan, in Russia, si concentrerà sulla de-dollarizzazione.
Potrebbe essere sul tavolo una possibile valuta BRICS, progettata per facilitare il commercio tra i paesi membri nella transizione dal dollaro statunitense.
Nel frattempo, la Cina è diventata il maggiore cliente petrolifero dell’Arabia Saudita, rappresentando oltre il 20% del totale delle esportazioni di petrolio greggio del regno. L’Arabia Saudita prevede di aumentare le forniture di petrolio greggio alla Cina nel 2024 per soddisfare la domanda delle nuove raffinerie che entreranno in funzione.