Adaverse ha appena pubblicato il suo primo rapporto sullo “Stato del Web3 in Arabia Saudita” e posiziona l’Arabia Saudita come la prossima grande novità per gli imprenditori, gli investitori e i talenti Web3 di tutto il mondo.
Il parco giochi digitale dell’Arabia Saudita
L’Arabia Saudita sta diventando un punto caldo per Web3 e ci sono alcune solide ragioni per questo. Per cominciare, il 63% della popolazione ha meno di 30 anni e quasi tutti sono online. Il governo sta sostenendo Web3 con regolamenti favorevoli e stanno entrando molti soldi.
Nel primo trimestre del 2024, le startup nella regione del Medio Oriente e del Nord Africa (MENA) hanno incassato 429 milioni di dollari da 163 operazioni. Le startup saudite hanno preso il 51% di quel denaro.
Anche l’industria dei giochi è in forte espansione in Arabia Saudita, vale attualmente 1,8 miliardi di dollari e si prevede che raggiungerà i 6 miliardi di dollari entro il 2027. Anche il fintech sta riprendendo slancio, con una dimensione di mercato di 746 milioni di dollari.
Anche il commercio elettronico è enorme, con un incasso di 10 miliardi di dollari nel 2023, con 34,5 milioni di sauditi che acquistano online.
Adaverse ritiene che questo settore crescerà a un tasso annuo del 13,5% fino al 2027. E non dimenticare il proptech, che ha un valore di 763 milioni di dollari ed è fondamentale per gli obiettivi economici Vision 2030 del paese.
Arabia Saudita vs Emirati Arabi Uniti: la corsa al Web3
Il Medio Oriente sta facendo da tempo grandi passi nel Web3. Gli Emirati Arabi Uniti, ad esempio, hanno istituito regolatori delle risorse digitali come la Virtual Assets Regulatory Authority (VARA) a Dubai e l’Abu Dhabi Global Market (ADGM) ad Abu Dhabi.
L'anno scorso, Hub71 di ADGM ha lanciato un'iniziativa da 2 miliardi di dollari per supportare le startup Web3. Grazie alle loro politiche favorevoli alle criptovalute, gli Emirati Arabi Uniti sono diventati un focolaio di progetti crittografici e blockchain. Ora, l’Arabia Saudita si sta facendo avanti per dimostrare che può essere un attore importante anche nel Web3.
Outlier Ventures, con sede nel Regno Unito, sta lanciando un programma di accelerazione Web3 in collaborazione con il National Technology Development Program (NPDP) dell'Arabia Saudita. Il CEO Stephan Apel ha affermato che:
“Il livello di dedizione, istruzione ed esperienza internazionale della forza lavoro altamente qualificata, così come delle persone che arrivano nel Regno, è molto interessante da vedere”.
Ha sottolineato il rapido sviluppo e l'enorme potenziale dell'ecosistema Web3 saudita. Anche il Fondo di investimento pubblico (PIF) da 95 miliardi di dollari dell’Arabia Saudita è stato molto impegnato.
Secondo quanto riferito, sono stati in trattative con Andreessen Horowitz (A16z), una delle principali società di venture capital che sostengono le startup Web3.
Animoca Brands ha collaborato con King Abdulaziz City for Science and Technology (KACST) a Riyadh per potenziare l'ecosistema di gioco.
Golden Gate Ventures sta inoltre espandendo i propri uffici nella regione del Golfo, vedendo nell’Arabia Saudita la prossima grande frontiera.