L’economia statunitense vede una scarsa crescita nel primo trimestre del 2024

Nel primo trimestre del 2024 l’economia statunitense ha registrato un tasso di crescita modesto, pari a solo l’1,6%. Questo tasso è notevolmente inferiore a quanto previsto dagli analisti, che si aspettavano un tasso di crescita del 2,5%. Secondo il Bureau of Economic Analysis, si tratta di un netto calo rispetto al tasso di crescita rivisto del 3,4% del trimestre precedente.

Crescita economica e reazioni degli investitori

Nonostante una performance economica generalmente forte negli ultimi tempi, la minore crescita ha colto gli investitori alla sprovvista, interrompendo le previste riduzioni dei tassi di interesse. Questa svolta inaspettata ha anche sostenuto la forza del dollaro, ma ha influenzato negativamente i mercati azionari globali. Il robusto mercato del lavoro negli Stati Uniti e l'elevata spesa al consumo continuano, ma portano con sé crescenti preoccupazioni che l'inflazione possa rimanere al di sopra dell'obiettivo del 2% della Federal Reserve per un periodo più lungo.

Anche la scena politica è in fermento, con il presidente Joe Biden che punta sulla resilienza economica per superare il suo avversario repubblicano, Donald Trump, nelle prossime elezioni di novembre. Nonostante queste speranze politiche, i costi di finanziamento stanno raggiungendo i massimi da 23 anni, costringendo i trader a ridimensionare le loro previsioni sulla frequenza dei tagli dei tassi da parte della Fed quest’anno a causa della tenacia dell’inflazione.

Indicatori e tendenze economiche dettagliate

Il 25 aprile 2024, una stima “anticipata” ha mostrato che il prodotto interno lordo (PIL) reale era aumentato a un tasso annuo dell’1,6% nel primo trimestre. Ciò è stato determinato principalmente dall’incremento della spesa al consumo e degli investimenti immobiliari, anche se leggermente attenuato da una riduzione degli investimenti in scorte. Inoltre, le importazioni, che sminuiscono i calcoli del PIL, hanno registrato un aumento.

La spesa dei consumatori ha registrato risultati contrastanti; mentre la spesa per servizi come quelli sanitari e finanziari è aumentata, la spesa per beni come autoveicoli e prodotti legati all’energia è diminuita. Sul fronte immobiliare gli investimenti sono stati sostenuti dalle provvigioni degli intermediari e dalla costruzione di nuove case unifamiliari. Al contrario, gli investimenti in scorte nel commercio all’ingrosso e nel settore manifatturiero hanno subito un calo.

Rispetto al quarto trimestre dell’anno precedente, il rallentamento della crescita del PIL durante il primo trimestre è stato in gran parte dovuto alla riduzione della spesa dei consumatori, delle esportazioni e alla diminuzione della spesa da parte dei governi statali e locali, oltre a una riduzione della spesa del governo federale. Questi fattori sono stati parzialmente controbilanciati da un marcato aumento degli investimenti immobiliari e da un aumento delle importazioni.

Anche gli indici dei prezzi riflettono grandi cambiamenti. I prezzi per gli acquisti nazionali da parte dei residenti negli Stati Uniti sono aumentati del 3,1% nel primo trimestre, dopo un aumento dell'1,9% nel trimestre precedente. Escludendo cibo ed energia, questi prezzi hanno registrato un aumento del 3,2%, rispetto al 2,1%.

Per quanto riguarda le spese per consumi personali (PCE), i prezzi sono aumentati del 3,4%, superando l'aumento dell'1,8% del trimestre precedente. L'indice dei prezzi PCE, che esclude generi alimentari ed energia, è salito dal 2,0% al 3,7%.

In termini di reddito personale e risparmio, il reddito personale disponibile reale (DPI), che tiene conto di tasse e inflazione, è aumentato dell’1,1% dopo un aumento del 2,0% nel trimestre precedente. Il DPI in dollari correnti ha registrato un aumento del 4,5%, riflettendo principalmente gli aumenti dei compensi e dei benefici sociali del governo, sebbene questi siano stati in qualche modo controbilanciati da un aumento delle imposte correnti personali. Il risparmio personale, in percentuale del DPI, è stato registrato al 3,6%, in leggero calo rispetto al 4,0% del trimestre precedente.

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