L’Università di Boston risponde alle critiche sui suggerimenti sull’intelligenza artificiale durante lo sciopero degli studenti laureati

L'Università di Boston (BU) ha risposto con fermezza alle critiche in seguito al suggerimento di un preside di utilizzare strumenti di intelligenza artificiale ( AI ) durante uno sciopero degli studenti laureati. La controversia è nata dopo che è emersa un’e-mail di Stan Sclaroff, il Preside delle Arti e delle Scienze, che raccomandava l’uso dell’intelligenza artificiale per integrare l’insegnamento durante lo sciopero.

L’Università chiarisce la posizione sull’integrazione dell’IA

La BU si è mossa rapidamente per rispondere alle preoccupazioni sollevate dopo che è emersa l'e-mail di Dean Sclaroff. L'università ha sottolineato che né Sclaroff né BU intendevano che l'intelligenza artificiale sostituisse gli assistenti didattici degli studenti laureati. In una dichiarazione rilasciata venerdì, la BU ha ribadito il proprio impegno nei confronti del ruolo integrale degli studenti laureati e ha smentito le affermazioni secondo cui l’istituzione mirava a sostituirli con l’intelligenza artificiale.

Secondo la dichiarazione dell'università, la nota del preside Sclaroff si limitava a sostenere la considerazione di diversi strumenti didattici per mitigare i disagi causati dallo sciopero. Ha suggerito che i professori esplorino metodi innovativi, inclusa l’intelligenza artificiale, per gestire le discussioni dei corsi, i laboratori e il feedback degli studenti durante l’azione lavorativa in corso.

Le raccomandazioni di Dean suscitano reazioni negative

L'e-mail di Dean Sclaroff, circolata tra i membri della facoltà e ottenuta da Inside Higher Ed, delineava varie strategie per adattare i formati dei corsi e sfruttare la tecnologia durante lo sciopero. Questi includevano la combinazione di sessioni di discussione, l’assegnazione di compiti alternativi come l’analisi di film e l’utilizzo di strumenti di intelligenza artificiale generativa per fornire feedback o facilitare le discussioni su letture e compiti.

Tuttavia, i suggerimenti hanno suscitato critiche, in particolare da parte dei docenti in sciopero e del capitolo 509 locale del Service Employees International Union (SEIU). Il sindacato ha espresso profondo disappunto nei confronti della proposta della BU, affermando che l'intelligenza artificiale non può sostituire il ruolo essenziale dei lavoratori laureati nel tutoraggio degli studenti, nella facilitazione delle discussioni e nell'insegnamento.

In un'e-mail, la sezione SEIU Local 509 ha esortato la BU a riconsiderare la sua posizione, sottolineando l'importanza di compensare adeguatamente i lavoratori laureati per il loro contributo vitale alle operazioni dell'università.

Lo sciopero degli studenti laureati alla BU è iniziato la scorsa settimana, guidato dalle richieste di migliori retribuzioni, maggiore copertura sanitaria e altre concessioni. Il sindacato e la BU avevano negoziato per otto mesi prima dell'inizio dello sciopero, ma non era stata raggiunta una soluzione.

Lo sciopero riflette controversie di lavoro più ampie all’interno del mondo accademico ed evidenzia le sfide attuali affrontate dagli studenti laureati nel garantire un giusto compenso e benefici adeguati per il loro lavoro.

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