La scommessa a lungo termine ripaga alla grande: i guadagni non realizzati di Bitcoin arrivano al 55%

Un soffio di ottimismo aleggia nell’aria mentre Bitcoin entra nel 2024, alimentato dalla rinascente fiducia dei suoi discepoli più fedeli: i detentori a lungo termine. Dopo aver resistito alla tempesta del crollo della Terra, queste “mani di diamante” sono sedute su un profitto non realizzato del 55%, un livello visto l’ultima volta prima del tracollo di maggio. È una netta inversione di tendenza, che dipinge un quadro di credenti pronti a cavalcare l’onda ancora una volta.

Redditività a lungo termine di Bitcoin

Questa ritrovata fiducia viene catturata dal parametro LTH-NUPL, un indicatore della redditività a lungo termine dei detentori. Tornando ai massimi pre-crollo, ciò suggerisce che la base centrale di Bitcoin non è più sommersa, la loro fiducia sommersa è sostituita da aspettative ottimistiche. Il “grafico arcobaleno”, una rappresentazione visiva del sentiment del mercato basata su LTH-NUPL, è persino migrato dalle acque torbide di “Ottimismo/Ansia” alle coste soleggiate della “Credenza”.

Ma risuona una nota di cautela. Non tutti gli “hodler” sono uguali. Mentre la maggioranza rimane ferma, alcuni stanno incassando. L’offerta di titolari a lungo termine è leggermente diminuita, segno che le prese di profitto potrebbero mettere un freno al partito. Se a tutto ciò si aggiunge lo spettro sempre presente della leva finanziaria nel mercato dei derivati, il potenziale di improvvisi pullback incombe grande.

La recente approvazione dell’ETF statunitense complica ulteriormente il quadro. Sebbene inizialmente accolto con giubilo, il prezzo del Bitcoin ha registrato guadagni, scendendo a 41.000 dollari prima di raggiungere i 43.000 dollari. Si è trattato di una correzione o di un presagio di cose a venire? Solo il tempo lo dirà.

Una cosa è chiara: Bitcoin ha riacceso la fiducia nei suoi principali sostenitori. Ma resta da vedere se ciò si tradurrà in una crescita sostenuta o in un’altra corsa sulle montagne russe. I rialzisti sono tornati, alimentati dai profitti e dall'ottimismo, ma gli orsi non sono entrati in letargo. Questa danza tra convinzione e cautela definirà il percorso di Bitcoin nei prossimi mesi.

Bitcoin resta sotto i 43.000 dollari: in attesa che le balene istituzionali si tuffino

Nel frattempo, dopo aver suscitato entusiasmo per il lancio dell'ETF statunitense, il prezzo di Bitcoin è rimasto intrappolato per tutta la settimana sotto i 43.000 dollari . I trader, a quanto pare, sono impegnati a riorganizzare i loro portafogli sulla scia di questo evento storico. Ma i veri ospiti della festa, i tanto attesi investitori istituzionali, devono ancora arrivare.

Gli analisti, tuttavia, rimangono rialzisti, con gli occhi incollati all’orizzonte per individuare i segnali delle balene. Sussurrano di allocazioni ritardate, consulenti che aspettano che le acque si calmino prima di tuffarsi nel pool di Bitcoin. Ma i sussurri non muovono i mercati.

Tecnicamente la scena è tesa. I rialzisti hanno trincerato a quota 42.700$, respingendo gli attacchi ribassisti che hanno osato scendere sotto. Ora si sta diffondendo un cauto ottimismo, il prezzo sta tornando verso i 43.000 dollari. Sarà questa la scintilla che scatenerà la fuga istituzionale?

Immagine in evidenza da iStock

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