Progressi stagnanti nell’azione delle imprese a favore del clima nonostante le crescenti minacce climatiche

Mentre il mondo è alle prese con crescenti disastri climatici, da un recente studio condotto da CO2 AI e Boston Consulting Group (BCG) emerge una realtà che fa riflettere, rivelando che le aziende globali hanno fatto progressi minimi nel misurare e ridurre efficacemente le proprie emissioni. Questo studio, pianificato soprattutto prima della conferenza COP28, indica una tendenza preoccupante nella responsabilità ambientale delle imprese.

Risultati in calo nella riduzione delle emissioni

La ricerca mostra un calo scoraggiante nel numero delle aziende che raggiungono i propri obiettivi di riduzione delle emissioni, con solo il 14% che raggiunge i propri obiettivi, un calo di 3 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Gli ostacoli economici e i vincoli di capitale sono citati come ostacoli significativi a questi sforzi. Ciò è particolarmente allarmante in quanto dimostra una regressione negli impegni aziendali per combattere il cambiamento climatico.

Corsa allo zero netto: un approfondimento di studio

Lo studio di CO2 AI e BCG, intitolato “Perché alcune aziende sono all’avanguardia nella corsa verso l’zero emissioni”, continua la loro ricerca in corso dal 2021. Ha coinvolto 1.850 dirigenti in 18 settori e 23 paesi. Le organizzazioni intervistate, ciascuna con oltre 1.000 dipendenti, mostrano una gamma di ricavi annuali, il che significa una panoramica completa delle pratiche aziendali globali.

Leadership degli Emirati Arabi Uniti nell'azione per il clima

Shelly Trench, amministratore delegato e partner di BCG, sottolinea il ruolo di leadership degli Emirati Arabi Uniti nelle iniziative sul clima. L’iniziativa strategica Net Zero entro il 2050 degli Emirati Arabi Uniti è uno sforzo pionieristico in Medio Oriente e Nord Africa, che dimostra un impegno regionale per la sostenibilità e la riduzione delle emissioni.

Progressi stagnanti nella misurazione completa delle emissioni

Solo il 10% delle aziende intervistate riporta una misurazione completa di tutte le emissioni, senza mostrare alcun miglioramento rispetto all’anno precedente. Questa mancanza di progressi nel monitoraggio dettagliato delle emissioni è un indicatore preoccupante della reattività del settore aziendale globale ai cambiamenti climatici.

Benefici finanziari e non finanziari della decarbonizzazione

Una nota positiva, lo studio rivela che le aziende che fanno passi da gigante nella decarbonizzazione riportano vantaggi significativi, tra cui una migliore reputazione, costi operativi ridotti e una migliore conformità normativa. Sorprendentemente, il 40% di queste aziende stima un beneficio finanziario annuo di almeno 100 milioni di dollari derivante dai propri sforzi di riduzione delle emissioni.

Si registra un notevole miglioramento nella misurazione parziale e rendicontazione delle emissioni Scope 3, con un aumento di 19 punti percentuali rispetto al 2021. Questo incremento indica una crescente consapevolezza nella gestione delle emissioni indirette nella catena del valore aziendale.

Sviluppi regionali nella rendicontazione delle emissioni

Lo studio mostra sviluppi incoraggianti in regioni specifiche. Gli intervistati dell’Asia Pacifico hanno segnalato un miglioramento di 7 punti percentuali nella rendicontazione completa delle emissioni. Allo stesso modo, gli intervistati sudamericani e nordamericani hanno compiuto progressi significativi nella rendicontazione delle emissioni degli ambiti 1 e 2.

Tratti chiave delle aziende di successo che riducono le emissioni

La ricerca identifica quattro tratti critici delle aziende che riducono efficacemente le emissioni:

1. Iniziative di collaborazione con fornitori e clienti nella riduzione delle emissioni.

2. Enfasi sul calcolo delle emissioni a livello di prodotto.

3. Utilizzo della tecnologia digitale e dell'intelligenza artificiale nella gestione delle emissioni.

4. Percezione positiva delle normative sulla rendicontazione delle emissioni come facilitatori della riduzione.

Sfruttare l’intelligenza artificiale e la tecnologia digitale nella gestione delle emissioni

Una scoperta significativa è la crescente dipendenza dalla tecnologia digitale e dall’intelligenza artificiale nella gestione delle emissioni. Le aziende che utilizzano soluzioni digitali automatizzate hanno più successo nella misurazione completa delle emissioni. Inoltre, il 30% delle aziende prevede di espandere l’uso degli strumenti di intelligenza artificiale per una migliore precisione ed efficienza nella gestione delle emissioni.

Gli investimenti del GCC nell’intelligenza artificiale e nella tecnologia per la sostenibilità climatica stanno attirando l’attenzione globale. L'adozione strategica di queste tecnologie da parte della regione sta creando un precedente per una gestione ambientale innovativa, in linea con i loro contesti ambientali ed economici unici.

Come sottolinea Charlotte Degot, CEO e fondatrice di CO2 AI e coautrice del rapporto, c’è un urgente bisogno di ampliare queste migliori pratiche. Lo studio sottolinea il ruolo fondamentale della tecnologia e degli sforzi collaborativi nel colmare il divario tra le ambizioni di riduzione e i risultati tangibili.

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