Ecco perché il deposito di 1 miliardo di dollari di Tether è sotto esame: FT

Tether, il più grande emittente mondiale di stablecoin, ha effettuato un deposito di oltre 1 miliardo di dollari presso una filiale del Britannia Financial Group, che è ora al centro di una battaglia legale presso l'Alta Corte di Londra.

Al centro della controversia c'è un disaccordo tra Britannia Financial e Arbitral International in merito alla vendita di un'agenzia di intermediazione alle Bahamas nel giugno 2021.

Svelata a Londra la battaglia legale sul deposito di 1 miliardo di dollari di Tether

Un recente rapporto pubblicato dal Financial Times ha scoperto una controversia legale a Londra che coinvolge oltre 1 miliardo di dollari in depositi effettuati da Tether, un importante emittente di stablecoin, con una società di servizi finanziari.

Secondo i documenti del tribunale, Tether ha avviato il deposito nel novembre 2021 tramite una filiale di Britannia Financial.

Il deposito di Tether è sotto esame a causa del suo coinvolgimento in una controversia tra Britannia Financial e Arbitral International, una società registrata nelle Isole Vergini britanniche. L'arbitrale sostiene che Britannia Financial non è riuscita a completare il pagamento per un'agenzia di intermediazione alle Bahamas venduta nel giugno 2021.

La controversia è incentrata su un accordo che specificava pagamenti aggiuntivi da parte di Britannia Financial sulla base dei ricavi post-vendita, anche da parte dei clienti segnalati dall'Arbitral. Tuttavia, Britannia Financial contraddice questa affermazione affermando che Tether ha depositato fondi presso la sua filiale londinese, Britannia Global Markets.

Britannia Financial è stata presentata a Tether da Aldo Mazzella, un introduttore professionista con un rapporto commerciale di lunga data dal 2017 circa. Tuttavia, Arbitral suggerisce che fosse coinvolto anche un dirigente della sua ex società di intermediazione alle Bahamas.

Tether inizialmente ha considerato le Bahamas come luogo di deposito nella sua istanza in tribunale, ma alla fine ha scelto il Regno Unito.

Tether sotto i riflettori tra le sfide normative

Tether ha dovuto affrontare la sua parte di controllo normativo. Nel 2021, la Commodity Futures Trading Commission ha affermato che la società aveva fatto affermazioni fuorvianti sul fatto di avere dollari sufficienti per sostenere ciascuna delle sue stablecoin circolanti.

Il procuratore generale di New York ha anche indagato su Tether per aver presumibilmente nascosto perdite significative, affermando che la società non aveva accesso alle banche di tutto il mondo dalla metà del 2017. Tether ha risolto entrambe le indagini senza ammettere responsabilità.

Questa disputa legale arriva in un momento in cui Londra cerca di affermarsi come hub del settore delle criptovalute, con i regolatori che hanno recentemente proposto il potenziale utilizzo delle stablecoin per i pagamenti nel Regno Unito.

Inoltre, i rapporti indicano che Tether ha iniziato a utilizzare Britannia Bank & Trust, una banca con sede alle Bahamas di proprietà di Britannia Financial, per l'elaborazione dei trasferimenti di dollari.

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