Frenesia dell’IA? Il 99% dei CEO prevede di investire massicciamente nell’intelligenza artificiale generativa

Nuovi risultati dell’ultimo sondaggio CEO Outlook Pulse di EY hanno dimostrato che la maggior parte degli amministratori delegati nel Regno Unito sono apparentemente in corsa per trarre vantaggio dall’intelligenza artificiale generativa.

La maggior parte dei CEO prevede di investire nell’intelligenza artificiale nei prossimi 12 mesi

Secondo il rapporto, il 99% dei CEO prevede di investire in modo significativo nell’intelligenza artificiale generativa nel prossimo anno. Circa il 51% prevede di riallocare fondi da altri budget di investimento per perseguire le proprie ambizioni in materia di intelligenza artificiale.

In mezzo alla fretta e al clamore intorno all’intelligenza artificiale generativa, la maggior parte dei CEO intende intraprendere un percorso strategico per l’adozione dell’intelligenza artificiale. Fino al 90% dei CEO prevede di perseguire attivamente una transazione strategica nei prossimi 12 mesi, il 48% prevede di entrare in alleanze strategiche o joint venture sull’intelligenza artificiale e il 29% prevede di stipulare accordi di fusione e acquisizione.

Nonostante l’ottimismo, alcuni dirigenti faticano ancora a trovare modi pratici per incorporare la tecnologia AI nelle loro attività.

“I CEO del Regno Unito vedono chiaramente le enormi opportunità offerte dall’intelligenza artificiale nella sua capacità di stimolare la produttività e fornire un vantaggio competitivo […]”, ha affermato Silvia Rindone, socio dirigente per la strategia e le transazioni nel Regno Unito e in Irlanda. “Tuttavia, questo ottimismo è anche temperato dalla cautela, con molti alle prese con il modo migliore per implementare strategie di intelligenza artificiale a prova di futuro”.

Rindone ha inoltre osservato che il rumore che circonda l’intelligenza artificiale ha anche impedito a molti dirigenti di decidere su partnership credibili e obiettivi di acquisizione.

Alcuni dirigenti sono eccessivamente ottimisti

EY ha osservato nel rapporto che alcuni leader aziendali che hanno già implementato la tecnologia AI stanno mostrando un eccessivo ottimismo, con alcuni che inseguono aumenti immediati delle entrate e guadagni di efficienza, che potrebbero essere dannosi per la loro attività a lungo termine.

Fino al 54% dei CEO intervistati ha fatto progressi nell’assunzione di nuovi talenti con competenze rilevanti in materia di IA, e circa il 42% ha avviato nuove partnership per promuovere l’adozione dell’IA nelle proprie aziende.

Secondo EY, alcune aziende che hanno già integrato l’intelligenza artificiale si aspettano che questa ridefinisca l’intero modello di business e operativo entro due anni o meno, cosa che probabilmente si dissiperà nel lungo termine.

Pertanto, mentre i primi utilizzatori potrebbero trarre benefici a breve termine dall’implementazione dell’intelligenza artificiale, concentrarsi esclusivamente sui vantaggi immediati potrebbe ostacolare la crescita a lungo termine e il posizionamento strategico.

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