Le stablecoin hanno subito un declino durato 18 mesi, con la loro capitalizzazione di mercato che si è ridotta del 35% da maggio 2022, come riportato da DefiLlama. Durante questo periodo, il settore ha dovuto fare i conti con una maggiore incertezza normativa e con il controllo da parte delle autorità di regolamentazione a livello globale.
A settembre, CCData, una società di ricerca sulle criptovalute, ha riportato una diminuzione del 28,4% nel volume degli scambi di stablecoin sugli scambi centralizzati, pari a 331 miliardi di dollari. Ciò ha segnato il totale mensile più basso da luglio 2020.
I fattori sottostanti al declino
Il crollo di TerraUSD è uno dei fattori chiave che contribuiscono al calo del 35% della capitalizzazione di mercato complessiva delle stablecoin. Dopo aver raggiunto un picco di 189 miliardi di dollari nel maggio 2022, la capitalizzazione di mercato è attualmente pari a circa 124 miliardi di dollari.
Molti esperti del settore indicano le incertezze normative come un fattore significativo che ostacola la crescita di questi asset. Il mese scorso, Binance ha scritto che potrebbe essere costretta a rimuovere diverse stablecoin in Europa a causa delle imminenti normative MiCA (Markets in Crypto Assets) previste per il prossimo anno.
Per saperne di più: 9 migliori conti demo di criptovalute per il trading
Secondo l'exchange, nessuna delle stablecoin sul mercato attualmente soddisfa le licenze EMI richieste per le proprie operazioni nella regione.
Inoltre, i legislatori di diverse giurisdizioni, tra cui Stati Uniti e Hong Kong, stanno lavorando su normative per guidare il settore. Gli osservatori del mercato ritengono che questi sforzi normativi sopprimeranno il mercato delle stablecoin e hanno svolto un ruolo sostanziale in questa tendenza al ribasso.
Tuttavia, Binance Research ha affermato che le stablecoin svolgono ancora un ruolo fondamentale nell’ecosistema delle criptovalute nonostante il calo della capitalizzazione di mercato.
L’USDT rimane dominante
Nonostante il calo più ampio del mercato delle stablecoin, USDT rimane l’attore dominante nel settore. La capitalizzazione di mercato di USDT è di 83,54 miliardi di dollari, tre volte superiore a quella del suo rivale più vicino, USDC, che si attesta a 25,017 miliardi di dollari. Ciò stabilisce saldamente il dominio di USDT, con una quota di mercato di circa il 67,3%, secondo i dati DeFillama.
Il 6 ottobre, l'USDT di Tether ha celebrato il suo nono anniversario, con il CTO Paolo Ardoino che lo ha descritto come una tecnologia che rivoluziona la finanza. Ardoino ha ulteriormente sottolineato l'importanza di questi asset, affermando che "le banche centrali stanno guardando alle stablecoin come al futuro della loro moneta digitale (CBDC)".
Il post Le stablecoin soffrono di un declino di 18 mesi, l'incertezza normativa al timone è apparsa per la prima volta su BeInCrypto .