L'agenzia fiscale della Corea del Sud ha riferito che i cittadini e le imprese del paese detengono circa 131 trilioni di won, ovvero circa 99 miliardi di dollari, in criptovalute all'estero. Questa cifra sconcertante rappresenta il 70% di tutti gli asset offshore dichiarati quest’anno dai sudcoreani. Inoltre, l'autorità fiscale ha rivelato che dietro queste importanti partecipazioni si celano 1.432 persone fisiche ed giuridiche.
Oltre alle criptovalute, i dati dell'agenzia fiscale mostrano che i sudcoreani hanno investimenti significativi in azioni, depositi e risparmi all'estero. 5.419 entità hanno rivelato beni offshore per un ammontare di 186,4 trilioni di won, ovvero circa 140 miliardi di dollari. Di conseguenza, l’autorità di regolamentazione fiscale sta controllando coloro che non dichiarano i propri beni esteri. La legge sudcoreana impone ai cittadini e ai residenti di denunciare i beni esteri valutati pari o superiori a 500 milioni di won.
Inoltre, la Financial Services Commission (FSC) sta adottando misure per intensificare la propria attenzione sulle transazioni di criptovaluta over-the-counter (OTC). Durante un recente evento presso la "Accademia di diritto penale della Terza Procura Suprema del 2023", il vice procuratore capo Ki No-Seong ha sottolineato la necessità di norme complete sul trading di criptovalute OTC. Ha sottolineato che le società OTC illegali di valuta virtuale hanno spesso società estere e si impegnano a convertire valuta virtuale ottenuta illecitamente in won coreano o valute estere.
Significativamente, la FSC ha citato l'accusa di tre persone arrestate lo scorso anno per aver acquistato illegalmente 94 miliardi di won in criptovalute, circa 70,9 milioni di dollari, tramite operazioni OTC. Questo esempio è un avvertimento, che evidenzia i rischi associati alle transazioni di criptovaluta OTC non regolamentate.
Pertanto, le autorità di regolamentazione della Corea del Sud stanno avviando misure di monitoraggio per tenere sotto controllo le attività di trading di criptovalute OTC all’interno del paese. Questa mossa è in linea con le tendenze globali secondo cui i paesi regolamentano sempre più le criptovalute per frenare le attività illegali, come il riciclaggio di denaro.