Il gigante bancario globale UBS si sta preparando a una significativa ristrutturazione all'interno della sua divisione di investment banking. Dopo l'acquisizione d'emergenza di Credit Suisse a giugno, la trasformazione segna un momento critico nel processo di integrazione.
La ristrutturazione sottolinea uno sforzo deciso, anche se forse brutale, da parte di UBS per fondere le operazioni con Credit Suisse , gettando nell'incertezza il futuro di decine di migliaia di posti di lavoro.
Scossa al vertice: leader in movimento
I cambiamenti imminenti riguardano vari settori di negoziazione all'interno di UBS, tra cui sanità, consumatori/vendita al dettaglio, sponsor finanziari e mercati dei capitali azionari.
In questo tsunami di ristrutturazioni, alcuni banchieri del Credit Suisse dovrebbero scalare i ranghi dell'entità combinata, mentre altri dovranno affrontare un'uscita. Allo stesso tempo, anche un certo numero di banchieri UBS partirà a causa dello shuffle.
L'amministratore delegato Sergio Ermotti, l'orchestratore di questa integrazione, è stato sincero sulla natura dolorosa del processo. Sono già in corso discussioni di alto profilo su possibili uscite e nomine.
Ad esempio, Jeff Rose, responsabile globale dei prodotti di consumo e delle operazioni al dettaglio di UBS, potrebbe essere sostituito da Jon Levin di Credit Suisse.
Matt Eilers, responsabile globale degli sponsor finanziari di UBS, è in trattative per una possibile partenza, mentre Rob DiGia, responsabile globale della sanità, potrebbe assumere un ruolo a livello di presidente.
Fonti vicine alla questione hanno avvertito che i piani di ristrutturazione non sono ancora finalizzati e i dettagli precisi rimangono in uno stato di cambiamento.
Gli annunci ufficiali sono ancora in sospeso e le figure chiave coinvolte nei cambiamenti, tra cui Rose, Levin, Eilers e DiGia, rimangono a bocca aperta, insieme al portavoce ufficiale di UBS.
Ricostruire e recuperare terreno nel mercato
Con l'obiettivo di ringiovanire il mercato, UBS si sta concentrando sui settori della tecnologia, dei media e delle telecomunicazioni (TMT). Laurence Braham, ex Barclays, è considerato il co-responsabile globale della tecnologia.
Christian Lesueur, attuale capo globale dell'investment banking TMT, condividerà questo ruolo, mentre i nuovi arrivati come Steve Pettigrew e Neil Meyer sono in linea rispettivamente per guidare fusioni e acquisizioni di software e affari globali di media e comunicazioni.
Questo rimpasto aggressivo si verifica mentre UBS cerca di recuperare la sua quota di mercato nella negoziazione. In un calo preoccupante, la banca è scivolata all'ottavo posto nella classifica globale di fusioni e acquisizioni di Refinitiv nella prima metà del 2023, in calo rispetto al sesto solo un anno prima.
Nelle Americhe, UBS ha subito un calo ancora più marcato, passando dal settimo al quattordicesimo posto.
Questi cambiamenti non riguardano solo la leadership, ma segnalano anche una più ampia strategia di riduzione dei costi. Rapporti recenti suggeriscono che UBS potrebbe eliminare circa un terzo della forza lavoro globale del gruppo combinato, tagliando potenzialmente 30.000-35.000 posti di lavoro.
L'imminente revisione di UBS dimostra un approccio concreto all'integrazione di Credit Suisse, che riflette la determinazione a unificare i team e migliorare la posizione di mercato. L'impatto sarà profondo e raggiungerà tutti gli angoli dell'organizzazione.
Tuttavia, il cammino verso l'integrazione appare irto di difficoltà e potenziali insidie. È una mossa rischiosa e solo il tempo dirà se questa audace strategia darà i suoi frutti o causerà ulteriori sconvolgimenti.
Nel mondo della finanza, dove la stabilità spesso equivale al successo, la ristrutturazione coraggiosa e senza scuse di UBS invia un messaggio al settore: il cambiamento, per quanto doloroso, a volte è un passo necessario verso il ringiovanimento.