La Fed avverte le principali banche statunitensi del tracollo in arrivo di $ 500 miliardi

I colossi finanziari degli Stati Uniti potrebbero sopportare una perdita di 541 miliardi di dollari in un'ipotetica apocalisse economica.

Questo è il risultato degli stress test annuali condotti dalla Federal Reserve, che mettono in una luce favorevole stalwarts come JPMorgan Chase e Goldman Sachs, dissipando i timori di Wall Street sull'importanza sistemica delle banche in mezzo a pesanti perdite.

Il lato positivo in mezzo a una catastrofe finanziaria

Secondo gli stress test della Fed, le banche statunitensi sono emerse vittoriose con riserve di capitale superiori ai requisiti del test. La conseguenza tangibile di questi risultati di test si manifesta nelle future partecipazioni patrimoniali delle banche nel prossimo anno.

Se le banche soddisfano o superano i requisiti della Fed, potrebbero esercitare la libertà nell'allocare il capitale ai dividendi degli azionisti e ai riacquisti di azioni proprie senza alcuna restrizione da parte della Federal Reserve.

Gli analisti prevedono un imminente calo dei requisiti patrimoniali dei sostenitori di Wall Street come Goldman Sachs, JPMorgan, Morgan Stanley e Bank of America.

Questa prospettiva, unita all'anticipazione di dividendi più elevati o di maggiori riacquisti di azioni proprie, ha stimolato un aumento dell'1,5% dei valori azionari di queste banche nelle contrattazioni fuori orario.

Questa previsione fiscale arriva sulla scia di un periodo tumultuoso che ha visto il crollo di tre delle più grandi banche statunitensi: Silicon Valley Bank, Signature Bank e First Republic, che ha catalizzato una crisi bancaria regionale.

Nonostante questa calamità, le banche statunitensi più piccole che hanno risentito della pressione degli investitori, come PacWest e Comerica, non hanno preso parte a questi stress test.

Tenendo conto degli indici economici globali

La resilienza del sistema bancario è stata confermata da Michael Barr, vicepresidente della Fed per la supervisione. Nonostante abbia riconosciuto la recente crisi, Barr ha esortato le autorità di regolamentazione a prendere in considerazione altri meccanismi di misurazione, evidenziando la natura in evoluzione dei rischi finanziari.

Questi stress test annuali, avviati dopo la crisi finanziaria del 2008 come parte dei regolamenti finanziari Dodd-Frank, sono progettati per valutare la capacità delle banche statunitensi di mantenere coefficienti patrimoniali di assorbimento delle perdite superiori ai requisiti minimi durante una recessione economica.

Il test di quest'anno includeva uno scenario ipotetico di disoccupazione con un picco del 10%, un crollo del 40% dei prezzi degli immobili commerciali, un calo del 38% dei prezzi delle case e tassi di interesse a breve termine quasi al minimo.

Tra le 23 banche testate, la filiale americana di Deutsche Bank ha subito il maggior colpo di capitale, seguita da UBS Americas. Goldman Sachs e Morgan Stanley, entrambe con importanti operazioni di negoziazione, hanno visto riduzioni significative dei loro livelli di capitale.

Nonostante le perdite previste di 541 miliardi di dollari, inclusi 424 miliardi di dollari derivanti da perdite su prestiti e 94 miliardi di dollari derivanti da perdite commerciali e di controparte, tutte le banche statunitensi testate soddisferebbero i requisiti patrimoniali minimi. In uno scenario caratterizzato da un'inflazione elevata, le otto maggiori banche incorrerebbero in perdite commerciali di quasi 80 miliardi di dollari.

I risultati dello stress test saranno fondamentali per determinare la "riserva patrimoniale dello stress test" per ciascuna banca. Questo buffer è la quantità di capitale CET1 che devono detenere in eccesso rispetto ai minimi regolamentari relativi alle loro attività ponderate per il rischio.

La prossima estate, la Fed, insieme ad altri regolatori bancari statunitensi, pubblicherà nuovi standard internazionali per il calcolo delle attività ponderate per il rischio, note come regole finali di Basilea III.

Tuttavia, l'eventuale implementazione di queste nuove regole potrebbe richiedere alle banche americane di detenere più capitale CET1.

Nonostante le sfide, il sistema bancario statunitense sembra pronto a sopportare un colpo finanziario significativo, mantenendo a galla i sogni degli azionisti e degli appassionati di finanza nel vortice delle incertezze economiche globali.

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