Il CEO di Coinbase sta valutando la possibilità di trasferire la società al di fuori degli Stati Uniti a causa di una regolamentazione sfavorevole

Il CEO di Coinbase sta valutando la possibilità di trasferire la società al di fuori degli Stati Uniti a causa di una regolamentazione sfavorevole

Coinbase, uno dei principali exchange di criptovalute con sede negli Stati Uniti, sta valutando la possibilità di trasferirsi all'estero nel caso in cui gli Stati Uniti non riuscissero a livellare il campo di gioco con un quadro normativo inequivocabile.

Se Coinbase – e altre società di criptovalute – se ne vanno a causa delle normative soffocanti, gli Stati Uniti sono destinati a perdere un settore in rapida crescita.

Lasciando gli Stati Uniti

Il capo di Coinbase Brian Armstrong ha accennato a una mossa all'estero.

Parlando alla Fintech Week di Londra, Armstrong ha dichiarato: "Tutto è sul tavolo, incluso il trasferimento o qualsiasi altra cosa sia necessaria", quando l'ex cancelliere britannico George Osbourne gli ha chiesto se Coinbase potesse prendere in considerazione l'idea di spostare la propria sede dagli Stati Uniti.

Armstrong, che è coinvolto in una possibile causa legale con la Securities and Exchange Commission (SEC), afferma che gli Stati Uniti hanno il potenziale per essere un mercato chiave per le criptovalute, ma il contesto normativo è piuttosto oscuro. "Penso che tra un certo numero di anni, se non vedremo emergere chiarezza normativa negli Stati Uniti, potremmo dover considerare di investire di più in altre parti del mondo", ha aggiunto il capo di Coinbase.

Armstrong ha anche commentato i vantaggi di un quadro normativo più chiaro del Regno Unito, dato che esiste un solo organismo principale, la Financial Conduct Authority (FCA), che sovrintende sia ai titoli che alle materie prime, a differenza degli Stati Uniti dove la Commodity Futures Trading Commission (CFTC) e la SEC sta "facendo una battaglia per il territorio".

Il dirigente delle criptovalute ha inoltre osservato che sia i capi della CFTC che della SEC spesso fanno osservazioni contraddittorie, sottolineando la necessità di un regolamento chiaro.

Repressione delle criptovalute negli Stati Uniti

La minaccia di Brian Armstrong di trasferirsi all'estero arriva nel mezzo di una vigorosa repressione del settore delle criptovalute negli Stati Uniti.

Proprio ieri, la SEC ha sporto denuncia contro l'exchange di criptovalute Bittrex con sede a Seattle e il suo co-fondatore William Shihara per aver operato come piattaforma di titoli non registrata e aver deliberatamente eluso il controllo normativo. Prima di allora, Coinbase è stata colpita da un avviso Wells per potenziali violazioni dei titoli, che in genere precede un'azione esecutiva.

E a febbraio, Kraken ha raggiunto un accordo da 30 milioni di dollari con la SEC che le imponeva di interrompere l'offerta di servizi di picchettamento ai clienti statunitensi.

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