La Central Bank of Kenya (CBK) ha annunciato il lancio di un nuovo Kenya Foreign Exchange Code (codice FX) e le banche commerciali ne sono state informate. Tuttavia, il presidente William Ruto ha espresso il suo ottimismo, spiegando che questa mossa aiuterà ad alleviare l'attuale carenza di dollari in Kenya.
Il nuovo codice di condotta della Banca centrale del Kenya per le banche commerciali
La CBK ha pubblicato un codice di condotta per le banche commerciali nel mercato dei cambi all'ingrosso (FX) per promuovere l'integrità e il funzionamento efficace. La dichiarazione della CBK afferma che ciò faciliterà un migliore funzionamento del mercato, creando una maggiore resilienza per l'economia attraverso il regime di tassi di cambio flessibili del Kenya.
Il Codice FX è un insieme di linee guida che sottolinea la necessità di un impegno etico, responsabile ed efficace nel mercato FX. Ruota attorno a sei principi chiave: etica, governance, esecuzione, condivisione delle informazioni, gestione del rischio e conformità e processi di conferma e liquidazione.
Secondo il Codice FX, i partecipanti al mercato sono tenuti ad agire in modo etico quando negoziano o eseguono transazioni per garantire equità, chiarezza, liquidità e trasparenza. Le comunicazioni devono essere accurate, chiare e proteggere le informazioni riservate.
Inoltre, è necessario disporre di un solido ambiente di controllo e conformità per identificare efficacemente eventuali rischi associati all'impegno nel mercato FX. Infine, i processi post-negoziazione devono facilitare il tempestivo regolamento delle transazioni. Insieme, questi principi dovrebbero svolgere un ruolo essenziale nel mantenere un mercato FX sicuro ed equo in Kenya.
La CBK ha annunciato l'immediata attuazione del codice FX, richiedendo ai partecipanti al mercato di condurre un'autovalutazione e presentare un rapporto sul loro livello di conformità entro il 30 aprile 2023. Ciò avviene quando il presidente William Ruto ha rivelato che il suo governo sta lavorando con la CBK per rilanciare il mercato interbancario dei cambi, che è diventato inattivo negli ultimi anni a causa della polizia aggressiva segnalata dalla banca centrale.
La conseguente carenza di valuta estera ha causato interruzioni significative nelle importazioni come il petrolio, portando all'emergere di un mercato parallelo in cui i cambiavalute offrono un tasso inferiore al tasso ufficiale CBK, con una discrepanza fino al 10%.