L’arcidiocesi cattolica romana di Washington collabora con Engiven per accettare donazioni di criptovalute

L'arcidiocesi cattolica romana di Washington, DC, sta espandendo il suo ministero e il suo sostegno a 139 parrocchie e iniziative regionali per aiutare i bisognosi accettando donazioni in criptovaluta. Queste donazioni saranno agevolate attraverso Engiven, una piattaforma di donazioni aziendali che utilizza la tecnologia blockchain per consentire alle organizzazioni non profit di ricevere donazioni in criptovaluta. Engiven ha già aiutato più di 400 gruppi religiosi ad accettare donazioni di criptovalute, inclusa una donazione di 10 milioni di dollari in Bitcoin, la più grande donazione di BTC singola mai registrata.

L'arcidiocesi di Washington introduce le donazioni in criptovalute

Joseph Gillmer, direttore esecutivo dello sviluppo nell'arcidiocesi di Washington, ha osservato che l'introduzione di donazioni di criptovalute ha lo scopo di aumentare la loro capacità di interagire con i parrocchiani e consentire loro di svolgere meglio la loro missione. La piattaforma di donazione di criptovaluta di Engiven sarà determinante in questo processo, consentendo ai donatori di donare risorse digitali come Bitcoin a oltre 300 parrocchie, scuole e ministeri nell'area di Washington DC, consentendo al contempo donazioni anonime da parte di individui in tutto il mondo. Nonostante ciò faccia parte di una tendenza più ampia di accettazione dell'uso di blockchain e criptovalute all'interno di organizzazioni non governative, il Vaticano deve ancora emettere una guida chiara in materia o riconoscere ufficialmente il loro utilizzo.

Nel novembre 2022 si è tenuta a Valley Forge, in Pennsylvania, la prima conferenza cattolica sulla crittografia. Ha riunito oltre 250 partecipanti di diversa estrazione, tra cui teologi, filosofi, sostenitori delle criptovalute e professionisti dei servizi finanziari, per discutere e promuovere il rapporto tra cattolicesimo e criptovalute. Inoltre, la conferenza ha esplorato le potenziali opportunità e i rischi associati ai cripto-asset e come la Chiesa cattolica dovrebbe considerare la tecnologia blockchain e il suo utilizzo al di fuori del settore finanziario, come l'archiviazione sicura della documentazione parrocchiale.

La tecnologia Blockchain è un libro mastro immutabile e distribuito che può archiviare e tracciare con precisione risorse come monete, documenti o artefatti in base alla loro origine. Tuttavia, ciò potrebbe fornire un deposito sicuro per fondi o documenti parrocchiali, aiutando a prevenire le frodi mantenendo registri accurati di chi vi ha avuto accesso e quando.

Nel 2019, ha affermato Papa Francesco, “un mondo migliore è possibile attraverso la tecnologia se è accompagnata dall'etica e guidata da una visione del bene comune”. Il suo sentimento sottolinea come il progresso tecnologico possa essere vantaggioso fintanto che promuove il benessere pubblico.

Mentre l'arcidiocesi cattolica romana di Washington sta attualmente abbracciando gli sviluppi tecnologici e le criptovalute, gli Stati Uniti stanno reprimendo le società crittografiche. La Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ha recentemente emesso un avviso Wells a Paxos, che emette la stablecoin BUSD, sostenendo che si tratta di un titolo non registrato.

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