Dan Morehead, amministratore delegato di Pantera Capital, ha affermato che le controverse politiche monetarie applicate dal governo degli Stati Uniti potrebbero creare bolle nel sistema finanziario. A suo avviso, i mercati obbligazionari “manipolati” dalla Fed sono i veri schemi Ponzi e non bitcoin.
Il pericolo viene dalla Fed; non Crypto
In una recente intervista per Bloomberg, Dan Morehead, fondatore e CEO di Pantera Capital, ha avvertito che gli investitori che si occupano di obbligazioni "verranno assolutamente distrutti quando la Fed smetterà di manipolare il mercato obbligazionario".
Molti critici dell'industria delle criptovalute, come il premio Nobel Paul Krugman e Richard Bernstein, hanno affermato negli ultimi mesi che bitcoin è uno schema Ponzi (una truffa di investimento fraudolenta che genera rendimenti per i primi investitori prelevando denaro da chi entra a una fase successiva).
Morehead era fortemente in disaccordo con quella tesi. Secondo lui, il mercato dei mutui ipotecari americani è il vero schema Ponzi, mentre le criptovalute potrebbero essere una copertura mentre le bolle in quel settore iniziano a scoppiare:
“I governi dovrebbero smettere di essere ossessionati da Bitcoin e guardarsi dentro. Il più grande schema Ponzi della storia è il mercato statunitense delle obbligazioni ipotecarie e del governo – 33 trilioni di dollari – tutti guidati da un attore non economico con una posizione dominante che fa trading sulla base di informazioni materiali non pubbliche”.
Per raddoppiare i suoi sforzi nello spazio delle risorse digitali, questa estate, Pantera Capital di Morehead, una società di investimento focalizzata su iniziative e progetti relativi alla tecnologia blockchain, ha raccolto $ 165 milioni attraverso il suo fondo di criptovaluta.
La Fed contro Bitcoin
La banca centrale degli Stati Uniti – la Federal Reserve – è, con tutti i mezzi, un'istituzione potente che ha la capacità di influenzare la rete finanziaria globale con le sue azioni. Dall'inizio della pandemia di COVID-19, la Fed ha dato il via libera al Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti a stampare trilioni di dollari, una mossa che, secondo molti, causerebbe ulteriori problemi monetari, inclusa l'inflazione in rapida crescita.
Infatti, diversi mesi dopo, il tasso di inflazione negli Stati Uniti ha superato il 6% per la prima volta da decenni. Pochi giorni fa, Nayib Bukele – presidente di El Salvador – ha esortato le autorità americane a smettere di stampare una così grande quantità di dollari dal nulla poiché la valuta nazionale degli Stati Uniti è ampiamente utilizzata nel suo paese.
A parte il biglietto verde, però, la nazione latinoamericana è conosciuta come la prima in cui il bitcoin ha corso legale. Nel tentativo di migliorare il suo status monetario, il governo ha ufficializzato la legislazione questo settembre.
Parlando della criptovaluta primaria, è considerata una risorsa che potrebbe combattere le preoccupazioni inflazionistiche. Ha una quantità finita di 21 milioni di monete mai esistite e molti esperti pensano che sia lo strumento finanziario giusto da tenere durante una crisi economica.
Immagine in evidenza per gentile concessione di Bloomberg