Il mining di bitcoin sembra ora altamente sostenibile in termini di consumo di energia contrariamente alle critiche precedenti, con gli ultimi dati del Bitcoin Mining Council che mostrano che fino al 46% dei miner utilizzava fonti di energia e metodi efficienti per estrarre la criptovaluta entro l'ultimo giorno di 2021.
Sulla base dei dati raccolti dal consiglio durante il quarto trimestre del 2021, il mix energetico sostenibile utilizzato per l'estrazione della criptovaluta ha raggiunto il 66,1%. La tecnologia di mining di bitcoin è anche più efficiente del 9% rispetto al terzo trimestre del 2021, fino a 19,3 petahash per MW.
"Questo trimestre abbiamo visto la tendenza continuare con notevoli miglioramenti all'efficienza energetica e alla sostenibilità dell'estrazione di Bitcoin grazie ai progressi nella tecnologia dei semiconduttori, alla rapida espansione dell'attività mineraria nordamericana, all'esodo cinese e alla rotazione mondiale verso l'energia sostenibile e le moderne tecniche di estrazione", ha affermato Il CEO di MicroStrategy Michael Saylor, che ha avviato il Bitcoin Mining Council insieme a oltre 17 rinomate società di mining di Bitcoin.
I membri di BMC ora contribuiscono per il 77% all'hash rate del mining di Bitcoin. Il nuovo rapporto cercherà di presentare il mining di Bitcoin come un'operazione più accettabile in termini di efficienza energetica perché questo a volte viene fornito come motivo per far deragliare la sua adozione e utilizzo.
Ci sono state alcune critiche sul fatto che Bitcoin utilizzi più elettricità di molti paesi da solo. Alcune persone hanno chiesto l'abolizione della criptovaluta mentre il mondo si rivolge alle azioni per il clima. In effetti, il Cambridge Bitcoin Electricity Consumption Index mostra che il mining di Bitcoin utilizza 122,87 terawattora di elettricità ogni anno, più dei Paesi Bassi, dell'Argentina o degli Emirati Arabi Uniti. Digiconomist ha anche rilasciato dati che mostrano che una singola transazione Bitcoin utilizza 2.106,37 kilowattora di elettricità che potrebbero essere utilizzati da una casa americana media in circa 72,2 giorni. Si prevede che questo consumo di energia aumenterà nel tempo man mano che sempre più persone adottano Bitcoin come mezzo di pagamento.
Tuttavia, è ovviamente sbagliato giudicare un'operazione sulla base dell'elettricità totale consumata senza prendere in considerazione le fonti che forniscono anche un ulteriore indizio su quanto sia verde e sostenibile l'energia utilizzata da un'operazione. Tuttavia, le criptovalute come Ethereum, che hanno utilizzato la Proof of Work, stanno ora passando al protocollo Proof of Stake, e questo ridurrà del 99,95% l'energia spesa nella creazione di nuove monete e nella transazione della criptovaluta.
Bitcoin potrebbe non avere il tempo libero per passare a un protocollo proof of stake, ma secondo i sostenitori c'è ancora molto da fare, incluso lo spostamento di sempre più operazioni di mining in aree con energia rinnovabile. Inoltre, un buon numero di mining farm di Bitcoin aiuta le società a utilizzare meglio l'elettricità nei momenti e nei luoghi in cui viene prodotta in eccedenza.