Il mercato delle criptovalute sembra destinato a chiudere agosto in positivo, sebbene rimanga al di sotto della soglia chiave dei 4.000 miliardi di dollari. La capitalizzazione di mercato totale si attesta attualmente a 3.870 miliardi di dollari, ancora al di sotto di quella soglia psicologica.
Gli operatori guardano al prossimo settembre con rinnovato interesse, supportati dalle aspettative di potenziali tagli dei tassi che potrebbero migliorare la propensione al rischio. In questo contesto, le monete Made in USA sono tornate al centro dell'attenzione. Mentre i principali token come XRP, Solana, Cardano e Chainlink continuano a dominare l'attenzione, ci sono tre monete Made in USA meno seguite che potrebbero vedere un'azione a settembre.
Stellare (XLM)
Stellar (XLM) sta per chiudere agosto in forte rosso , con un calo dell'8,7% nel mese e del 12,7% nell'ultima settimana. Eppure, nonostante questa debolezza, potrebbe essere una delle monete Made in USA da tenere d'occhio a settembre.
Il fattore trainante principale è la crescita degli asset reali (RWA), che sono aumentati del 12,9% negli ultimi 30 giorni, raggiungendo un valore di 511,42 milioni di dollari. Questo rende Stellar uno dei pochi progetti a grande capitalizzazione ad aver chiuso agosto con una nota fondamentale positiva.

Per sostenere questa crescita potrebbero essere necessari anche volumi di transazioni più elevati, un obiettivo chiaramente perseguito dalla Stellar Development Foundation.
In un'intervista esclusiva a BeInCrypto, Matt Kaiser, analista Stellar presso Messari, ha dichiarato:
"Entro la fine del 2025, la Stellar Development Foundation punta a far sì che Stellar raggiunga 3 miliardi di dollari di RWA con rendimento sulla propria onchain e si collochi tra le prime dieci catene in termini di TVL DeFi. Questo potrebbe creare un volano in cui un maggiore capitale istituzionale incrementerebbe il coinvolgimento degli utenti, portando così a maggiori volumi di transazioni e attività dell'ecosistema."
Sul fronte tecnico, Stellar potrebbe lanciare un segnale rialzista a breve termine. Il grafico a 4 ore mostra una divergenza rialzista nascosta, dove il prezzo ha toccato un minimo decrescente, ma l'RSI (Relative Strength Index, un indicatore di momentum) ha registrato un minimo crescente.

Allo stesso tempo, l'indicatore Bull-Bear Power (BBP) – che confronta la pressione di acquisto e di vendita – è diventato meno negativo, confermando il fatto che i venditori stanno perdendo forza. Se questa rara configurazione rialzista dovesse continuare, XLM potrebbe spingersi verso la resistenza a 0,36 e 0,37 dollari, con invalidazione al di sotto di 0,35 dollari.
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Un movimento al di sopra di 0,38$ garantirebbe la presenza di un assetto rialzista uniforme sul grafico giornaliero.
Storia (IP)
Story (IP), una blockchain di livello 1 progettata per ancorare la proprietà intellettuale on-chain, è stata una delle aziende con le performance migliori quest'anno. Il token è cresciuto di oltre il 30% nelle ultime 24 ore, portando i guadagni trimestrali al 91%. Su base annua, Story (IP) ha registrato un'impennata di oltre il 300%.
La crescita del token avviene in un contesto di continue speculazioni su un potenziale programma di riacquisto e dopo l'annuncio del mese scorso del Grayscale Story IP Trust, che ha ulteriormente alimentato la narrativa rialzista del token e lo ha spinto a un nuovo massimo storico solo poche ore fa.

Da una prospettiva tecnica, Story (IP) ha rotto un cuneo di allargamento ascendente, un modello tipicamente associato alle inversioni ribassiste.
Superando la linea di tendenza superiore, il prezzo IP ha invalidato le prospettive ribassiste e confermato che i rialzisti mantengono il controllo. Questo è ulteriormente rafforzato dall'indicatore Bull Bear Power (BBP), che ha registrato un rialzo nonostante il consolidamento dei prezzi, segnalando una forza sottostante in vista di settembre.
Al momento della stampa, Story è scambiato a 7,86 dollari, con una resistenza immediata a 8,23 dollari e un massimo storico vicino a 9,09 dollari. Un breakout al di sopra di questi livelli riporterebbe il token in modalità price discovery, aprendo la strada a nuovi massimi a settembre. Questo convalida la presenza di Story nella lista delle monete Made in USA.
Al ribasso, l'impostazione rialzista verrebbe invalidata se Story scendesse sotto i 6,84 $, con rischi più profondi che emergerebbero sotto i 5,45 $.
Moneta Pi (PI)
Pi Coin (PI) è stato uno dei titoli con performance inferiori alle aspettative nel 2025. Il token ha perso il 4,7% nell'ultimo mese, è salito dell'8% la scorsa settimana, ma è comunque in calo di oltre il 55% su base annua. A 0,38 dollari, la struttura più ampia rimane ribassista, ma settembre potrebbe mantenere l'interesse dei trader per picchi a breve termine.
Due sviluppi hanno contribuito a riportare PI sotto i riflettori come moneta chiave Made in USA: il recente aggiornamento del protocollo che ha aggiunto un nodo Linux e il lancio di un ETP di rete Valour Pi tra gli otto nuovi prodotti, entrambi i quali hanno generato un certo slancio.

Gli indicatori on-chain e tecnici supportano la tesi di movimenti a breve termine. Il Chaikin Money Flow (CMF) è salito sopra lo zero per la prima volta da un po' di tempo, segnalando afflussi.
Un movimento deciso sopra 0,05 sul CMF confermerebbe una maggiore pressione all'acquisto. Anche l'indicatore BBP è diventato positivo, indicando un crescente slancio rialzista.
Se lo slancio continua, PI potrebbe salire verso 0,46 dollari, con un rialzo di oltre il 20% rispetto ai livelli attuali. Tuttavia, se il token scendesse sotto 0,33 dollari, si ripresenterebbero i rischi di nuovi minimi sotto 0,32 dollari.
Per ora, la situazione suggerisce che i trader potrebbero puntare su Pi Network per rapidi movimenti intraday o swing a settembre, piuttosto che per una ripresa sostenuta. Vale la pena notare che la struttura complessiva del prezzo di Pi Coin è ancora ribassista.
Il post 3 monete Made in USA da tenere d'occhio a settembre è apparso per la prima volta su BeInCrypto .