La Corte Costituzionale del Montenegro ha respinto il ricorso presentato da Do Kwon, il magnate sudcoreano delle criptovalute e cofondatore di Terraform Labs, al centro del catastrofico crollo della stablecoin TerraUSD (UST) e del suo token Luna.
L'appello di Kwon, che contestava la sua sentenza di estradizione, è stato respinto all'unanimità dalla corte.
Opzioni legali in diminuzione per Kwon
Secondo il rapporto del media locale "Korea JoongAng Daily", la decisione della corte ha confermato la precedente sentenza a favore dell'estradizione di Kwon, con il ministro della Giustizia, Bojan Božović, pronto a fare l'ultima chiamata sull'opportunità o meno di affrontare un processo nel suo paese d'origine. Corea del Sud o essere inviato negli Stati Uniti.
Il ricorso di Kwon è stato respinto per incongruenze giuridiche. La corte ha inoltre respinto le sue argomentazioni relative ad ingiustizia procedurale e violazione dei suoi diritti.
Kwon è stato oggetto di un attento esame dal crollo del maggio 2022 della stablecoin TerraUSD (UST) e del suo token gemello, Luna, che ha causato una devastante perdita di mercato di 40 miliardi di dollari. Sia gli Stati Uniti che la Corea del Sud hanno chiesto la sua estradizione, accusandolo di crimini finanziari, tra cui frode e manipolazione del mercato.
Dopo essere fuggito dalla Corea del Sud, Kwon ha viaggiato attraverso diversi paesi, tra cui Singapore, Emirati Arabi Uniti e Serbia, prima di essere arrestato in Montenegro nel marzo 2023 per aver tentato di viaggiare con un passaporto falso.
Pertanto, l'ultima sentenza della corte restringe significativamente le opzioni legali di Kwon per ritardare l'estradizione, e gli analisti prevedono che il Montenegro alla fine potrebbe mandarlo negli Stati Uniti, dove dovrà affrontare accuse legate al collasso della Terra-Luna.
La situazione legale di Kwon è ulteriormente complicata da una massiccia sanzione civile imposta dalla Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti. Nel giugno 2024, Terraform Labs e Kwon hanno concordato un accordo da 4,5 miliardi di dollari con l'agenzia di sicurezza, comprese pesanti multe per Kwon personalmente, nonché il divieto di effettuare transazioni crittografiche.
Il destino di Kwon è sospeso nel Limbo
Nonostante la sentenza, si prevede che il team legale di Kwon continuerà a lottare contro la sua estradizione, in particolare negli Stati Uniti, dove le accuse sono più gravi. Nel frattempo, la Corea del Sud ha sollecitato una risoluzione più rapida, esprimendo preoccupazione per le potenziali violazioni dei diritti umani dovute ai ritardi nel processo di estradizione.
Con la sentenza, il destino di Kwon è ora nelle mani del Ministro della Giustizia del Montenegro, che determinerà i suoi prossimi passi legali.
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