La Japan Blockchain Association (JBA) richiede una revisione della tassa sulle criptovalute per promuovere web3

La Japan Blockchain Association (JBA) ha chiesto al governo di modificare il sistema fiscale per prendere in considerazione la criptovaluta. JBA ha affermato che la loro analisi dell'attuale struttura fiscale mostra che lo sviluppo delle attività web3 in Giappone è limitato. In particolare, ha chiesto di cancellare le tasse sui guadagni derivanti dalle transazioni in criptovalute e fissare l'imposta sulle transazioni personali ad un'aliquota forfettaria del 20%.

JBA vuole riforme fiscali sulle criptovalute

La Japan Blockchain Association ha chiesto al governo di modificare la legislazione fiscale sulle criptovalute e sulle risorse digitali sotto la guida di Yuzo Kano, il direttore rappresentativo di bitFlyer Co., Ltd., che funge da direttore rappresentativo per l'organizzazione.

JBA ha suggerito tre riforme volte a rafforzare la posizione della nazione nell'ondata web3 distribuita e creare un'atmosfera in cui i suoi cittadini "possono possedere e utilizzare risorse crittografiche". Il documento sostiene che la rimozione dell'imposta sulle plusvalenze latenti di fine anno motiverà le aziende a entrare nel mercato web3. Il modulo di richiesta ha evidenziato che la vendita di token per pagare le tasse potrebbe far scendere il prezzo del token sotto l'attuale sistema fiscale, il che ostacolerebbe l'espansione delle imprese abilitate ai token.

Di conseguenza, JBA vuole che l' approccio fiscale venga modificato per applicare un'aliquota uniforme del 20% anziché il sistema attuale, che tassa individualmente ogni transazione che coinvolge un cripto-asset. JBA vuole anche eliminare le imposte sul reddito riscosse sui guadagni in criptovaluta a seguito di una transazione.

Secondo le statistiche della Japan Crypto Asset Exchange Association, ci sono circa 6,8 milioni di account crittografici ad aprile 2023. Pertanto, la JBA ritiene che gli investimenti aumenterebbero se i regolatori cambiassero la tassazione.

Nel frattempo, il primo ministro giapponese, Fumio Kishida, ha dichiarato all'inizio di questa settimana che web3 potrebbe rivoluzionare l'infrastruttura Internet consolidata e contribuire alla trasformazione della società e che il governo è impegnato a creare un ambiente che supporti web3.

La posizione della JBA arriva quando le società di criptovaluta esprimono interesse per gli ambienti normativi di altri paesi mentre l'ambiente normativo negli Stati Uniti continua a surriscaldarsi. Secondo recenti rapporti, Binance Exchange ha indicato un interesse ad entrare in Giappone a seguito delle sue sfide legali negli Stati Uniti, tra le altre regioni.

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