La Banca Centrale del Brasile introduce normative più severe sulle criptovalute per combattere truffe e frodi

La banca centrale del Brasile ha ufficialmente pubblicato le attesissime linee guida volte a regolamentare il mercato delle criptovalute del Paese, con particolare attenzione alla riduzione dei crescenti casi di truffe e attività di riciclaggio di denaro.

Questa mossa fa seguito al quadro giuridico per le criptovalute approvato nel 2022, che era subordinato alle ulteriori misure normative della banca centrale. Negli ultimi mesi, la banca centrale ha condotto quattro consultazioni pubbliche per raccogliere contributi sulle nuove norme.

Nuove linee guida sulle criptovalute in Brasile

In una recente conferenza stampa, Gilneu Vivan, direttore della regolamentazione presso la banca centrale, ha sottolineato che le nuove normative sono concepite per ridurre al minimo le possibilità di truffe, frodi e l'uso improprio dei mercati di asset virtuali a fini di riciclaggio di denaro.

Tali normative entreranno in vigore nel febbraio 2026 e riguarderanno le procedure di autorizzazione per i broker di cambio e di titoli, nonché per i distributori e i fornitori di servizi di asset virtuali.

Secondo la dichiarazione rilasciata sul sito web ufficiale della banca centrale, qualsiasi acquisto, vendita o scambio di criptovalute ancorate a valute fiat, più comunemente note come stablecoin , sarà ora classificato come operazione di cambio valuta.

Questa classificazione si estende anche ai pagamenti o trasferimenti internazionali che coinvolgono criptovalute, comprese le transazioni effettuate per regolare obbligazioni tramite metodi di pagamento elettronici o carte.

Inoltre, le nuove linee guida miglioreranno le normative esistenti in materia di tutela dei clienti, trasparenza e lotta al riciclaggio di denaro , garantendo che i fornitori di servizi di asset virtuali aderiscano agli stessi standard delle istituzioni finanziarie tradizionali.

Avanza il regime di stablecoin della Banca centrale del Regno Unito

Parallelamente, la Banca d'Inghilterra ha annunciato una proposta che consente agli emittenti di stablecoin ampiamente diffuse di investire fino al 60% degli asset a loro garanzia in titoli di Stato. Ciò segna un potenziale cambiamento nell'approccio della Banca al settore, in quanto prevede di implementare nuove regole il prossimo anno.

Tuttavia, la Banca ha anche proposto di limitare la quantità di stablecoin che privati ​​e aziende possono detenere, una mossa che la differenzia dagli approcci normativi adottati dalle autorità dell'Unione Europea (UE) e degli Stati Uniti.

Sarah Breeden, vicegovernatrice della Banca d'Inghilterra per la stabilità finanziaria, ha sottolineato che le proposte rappresentano un passo significativo verso l'istituzione di un quadro normativo per le stablecoin nel Regno Unito.

La Banca ha dichiarato di essere aperta al feedback e ha apportato modifiche alle sue proposte in base al contributo delle parti interessate, in particolare per quanto riguarda l'interazione tra gli emittenti di stablecoin e la Banca.

Nel frattempo, la Banca d'Inghilterra sta anche valutando la possibilità di fornire linee di liquidità della banca centrale agli emittenti di stablecoin sistemiche durante i periodi di stress del mercato, offrendo una rete di sicurezza se questi emittenti hanno difficoltà a liquidare le loro riserve nel mercato privato.

Criptovaluta

Immagine in evidenza da DALL-E, grafico da TradingView.com

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