Elon Musk vince l’archiviazione della causa da 258 miliardi di dollari per manipolazione di Dogecoin

Elon Musk, CEO di Tesla Inc., ha vinto l'archiviazione di una causa di alto profilo da 258 miliardi di dollari che accusava lui e la sua azienda di manipolare il prezzo di Dogecoin (DOGE), la popolare criptovaluta basata sui meme.

Giovedì, il giudice distrettuale americano Alvin Hellerstein si è pronunciato a favore di Musk e Tesla, respingendo le affermazioni avanzate da un gruppo di investitori scontenti.

I tweet delle regole del giudice erano "gonfi" e non utilizzabili

La causa, intentata nel giugno 2022 da un gruppo di detentori di Dogecoin, affermava che Musk e la sua azienda avevano utilizzato i social media e dichiarazioni pubbliche per gonfiare artificialmente il prezzo del token, per poi lasciarlo crollare in seguito, causando loro significative perdite finanziarie.

I querelanti hanno affermato che i tweet di Musk e l'approvazione pubblica della moneta meme ne hanno fatto aumentare il prezzo di oltre il 36.000% in due anni prima che alla fine crollasse.

Il giudice Hellerstein ha respinto le accuse, stabilendo che le dichiarazioni del CEO di SpaceX erano "ambiziose" e costituivano affermazioni "gonfie" piuttosto che perseguibili. Il giudice ha inoltre stabilito che le dichiarazioni non erano “fattuale e suscettibili di essere falsificate” e che “nessun investitore ragionevole potrebbe fare affidamento su di esse” come base per prendere decisioni di investimento.

I denuncianti avevano indicato diversi tweet del 53enne come prova di false dichiarazioni materiali, inclusa la sua dichiarazione che sarebbe diventato il "CEO ufficiale di Dogecoin" e la sua affermazione che avrebbe potuto mettere un "Dogecoin letterale" su un razzo SpaceX. e farlo volare sulla luna.

Accuse di pompaggio e scarico

Gli investitori hanno anche accusato il miliardario della tecnologia e la sua azienda di auto elettriche di aver partecipato ad un programma di “pump and dump” con la moneta meme. Tuttavia, il giudice ha ritenuto che non fossero riusciti a fornire una spiegazione chiara e plausibile di come i due si fossero trovati in una situazione del genere.

"Non è possibile comprendere le accuse che stanno alla base della conclusione dei ricorrenti di manipolazione del mercato", ha scritto Hellerstein nella sua decisione.

Secondo un rapporto della Reuters del 31 marzo, il team legale di Musk aveva precedentemente cercato di archiviare il caso, sostenendo che i suoi accusatori non avevano dimostrato come intendesse frodare qualcuno o quali rischi avesse nascosto.

Sostenevano che i suoi tweet, comprese affermazioni come “Dogecoin Rulz” e “niente alti, niente bassi, solo Doge”, fossero troppo vaghi per sostenere accuse di frode.

"Non c'è nulla di illegale nel twittare parole di sostegno o immagini divertenti su una criptovaluta legittima che continua a detenere una capitalizzazione di mercato di quasi 10 miliardi di dollari", hanno sostenuto i suoi avvocati.

Hanno aggiunto che la corte dovrebbe fermare la fantasia dei querelanti e respingere la denuncia.

Il post Elon Musk vince l'archiviazione della causa per manipolazione di Dogecoin da 258 miliardi di dollari è apparso per la prima volta su CryptoPotato .

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